Consumo di derivati del latte e mortalità: aggiornamento dalla coorte EPIC

Sul numero del 21 agosto 2019 dell’American Journal of Clinical Nutrition il gruppo di studio diretto da Vittorio Krogh dell’Istituto tumori di Milano pubblica i risultati dello studio di associazione tra consumo di latticini e mortalità condotto sulla coorte EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), una casistica di studio che sta indagando il rapporto tra alimentazione e patologie su circa mezzo milione di individui europei seguiti per un lungo periodo di tempo.

Questa indagine è stata condotta su circa 45.000 partecipanti, e, durante i 15 anni di follow-up, sono stati registrati 2468 decessi, il 59% dei quali per cancro, il 19% per malattie cardiovascolari. Non sono state rilevate associazioni statisticamente significative tra consumo di derivati del latte e mortalità; la casistica è stata suddivisa in 5 categorie di intake: i non consumatori (0 grammi al giorno), e, progressivamente, i consumatori di una quantità tra 0 e 50 grammi, 50-160 g, 160-200 g e > di 200 grammi. Per un consumo compreso tra 120 e 160 grammi al giorno è stata rilevata una riduzione del 25% del rischio rispetto ai non consumatori, mentre per un consumo superiore a 200 grammi al giorno non è stata osservata alcuna riduzione. Non sono state osservate differenze significative tra uso di latte intero e uso di latte scremato.

Gli autori concludono che, in questa coorte italiana caratterizzata da un consumo medio basso di latte non si osservano associazioni dose-risposta con la mortalità complessiva, associazione non rilevata anche per gli altri derivati del latte indagati nello studio.

Bibliografia: Pala S. et al. Associations of dairy product consumption with mortality in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC)–Italy cohort. https://doi.org/10.1093/ajcn/nqz183