Uova e colesterolo: aggiornamenti dalla coorte DIABEGG

Le linee guida per l’alimentazione nel diabete di tipo 2 includono generalmente un limite di apporto di colesterolo alimentare inferiore a 300 mg, dal momento che il controllo lipidico (finalizzato alla riduzione del rischio cardiovascolare), rappresenta uno dei goal della terapia nutrizionale del diabete.

Le uova sono un alimento ricco in colesterolo, per cui raccomandarne il consumo in soggetti con prediabete o T2DM sembrerebbe controintuitivo. In realtà gli studi sulla coorte DIABEGG (Diabetes and Eggs) suggeriscono il contrario. In un primo studio randomizzato e controllato del 2015 (vd bibliografia) un gruppo di ricercatori australiano ha indagato, in soggetti sovrappeso o obesi, prediabetici o affetti da diabete di tipo 2, l’effetto sui livelli di lipidi ematici (in particolare del colesterolo HDL) di un regime alimentare ad elevato contenuto di uova (2 uova al giorno per 6 giorni a settimana) rispetto ad un regime alimentare a basso contenuto di uova (meno di 2 uova a settimana). La coorte di studio era rappresentata da 140 partecipanti suddivisi casualmente nei due gruppi di intervento, ai quali sono stati assegnati i due tipi di dieta ad alto e basso contenuto di uova nel contesto di un apporto isocalorico. Dopo 3 mesi di follow-up non sono state osservate differenze significative nei livelli di colesterolo HDL nei due gruppi: la differenza media nei livelli di HDL è stata di +0,02 nmol/L (0,03-0,08 nmol/L; P=0,38); non sono state rilevate differenze nei livelli di colesterolo totale, trigliceridi e indici di controllo glicemico. L’introito complessivo di acidi grassi poliinsaturi e monoinsaturi era aumentato significativamente in entrambi i gruppi.

Lo stesso gruppo ha ora pubblicato (2018) il secondo trial che studia gli effetti della stessa dieta ad elevato contenuto di uova nel contesto di un programma di calo ponderale in soggetti (128) con prediabete e T2DM. La fase di dimagrimento è  durata 3 mesi a cui è seguito un follow-up per complessivi 12 mesi di studio. Le diete sono quelle del precedente studio: alto e basso contenuto in uova. Nel gruppo ad alto contenuto in uova erano previste 2 uova al giorno a colazione per 6 giorni a settimana (12 uova a settimana), nel gruppo a basso contenuto di uova erano previste 2 uova a settimana o meno, con sostituzione delle relative proteine con altre fonti (carne, pollo, pesce, legumi, latticini magri). Entrambe le diete erano ipocaloriche, con un gap calorico di 500 Kcal rispetto al fabbisogno stimato con equazione Harris-Benedict.

Il risultato è stato che il calo ponderale nei due gruppi è stato simile (3,1 Kg) e non sono state osservate differenze statisticamente significative nei due gruppo per glicemia, emoglobina glicata, lipidi sierici, marker infiammatori, marker di stress ossidativo, adiponectina.

Pertanto gli studi sulla coorte DIABEGG indicano che, sul breve periodo (follow up nell’ordine dei mesi) una dieta ad elevato tenore di uova non modifica il profilo di rischio in soggetti con prediabete e diabete di tipo 2, sia durante il calo ponderale sia durante il periodo di mantenimento del peso.

 

Bibliografia:

Fuller N.R. et al. The effect of a high-egg diet on cardiovascular risk factors in people with type 2 diabetes: the Diabetes and Egg (DIABEGG) study—a 3-mo randomized controlled trial. Am J Clin Nutr. 2015 Apr;101(4):705-13. doi: 10.3945/ajcn.114.096925

Fuller N.R. et al. Effect of a high-egg diet on cardiometabolic risk factors in people with type 2 diabetes: the Diabetes and Egg (DIABEGG) Study—randomized weight-loss and follow-up phase. Am J Clin Nutr. 2018 Jun 1;107(6):921-931. doi: 10.1093/ajcn/nqy048