Serotonina in corso di dieta lowFODMAPs nel colon irritabile

Uno studio pilota, effettuato su una piccola casistica di soggetti con SII, ha indagato i livelli di cellule endocrine che producono serotonina nel colon di soggetti sani e soggetti con SII, prima e dopo l’erogazione di un regime alimentare controllato ed a basso tenore di FODMAPs.
La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo intestinale funzionale, la cui diagnosi poggia sull’esclusione di documentate patologie organiche e sull’aderenza ai cosiddetti criteri ROMA, secondo cui i disturbi addominali (che possono andare da un semplice disagio fino a manifestazioni diffuse crampiformi) devono manifestarsi per tre o più giorni al mese negli ultimi tre mesi, con insorgenza non precedente agli ultimi sei mesi, ed essere accompagnato da almeno due tra
– miglioramento all’evacuazione
– variazioni nella frequenza dell’evacuazione
– variazioni nella consistenza delle feci
La quasi totalità dei soggetti con SII lamentano gonfiore addominale, in percentuale minore sensazione di incompleta evacuazione ed urgenza defecatoria. La prevalenza nella popolazione è elevata (10-25%); non sono ad oggi definiti protocolli terapeutici che si siano dimostrati efficaci. Il ricorso a continui approcci terapeutici, farmacologici e non, unito all’intensità della sintomatologia che può essere in alcuni casi molto importante, compongono il quadro di una sindrome dal forte impatto socio-economico. Recentemente, regimi alimentari controllati ed a basso tenore di FODMAPs (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) si sono dimostrati efficaci nel contrastare molti dei sintomi della sindrome.
L’eziopatogenesi della SII è multifattoriale: discinesia ed iperalgesia viscerale, aspetti emotivi, microbiota intestinale e dieta giocano un ruolo documentato. Accanto a queste cause sono stati individuati numerosi altri meccanismi biologici alterati nell’intestino di soggetti con SII; ad esempio, è stata osservata una differente composizione e funzionalità delle cellule neuroendocrine del tratto gastrointestinale. Le cellule neuroendocrine sono distribuite tra le cellule epiteliali del lume intestinale; interagiscono con il contenuto luminale (in particolare con i nutrienti) e rispondono rilasciando specifici ormoni, come la serotonina, i cui livelli sono stati visti essere significativamente alterati in soggetti con SII. La serotonina controlla secrezione, motilità e sensibilità viscerale (oltre ad avere un ruolo nel controllare il ritmo sonno/veglia, l’umore, l’appetito ed altri processi biologici). Se tale alterazione della produzione serotoninergica sia una delle cause o uno degli effetti della SII resta da comprendere. Uno studio pilota, effettuato su una piccola casistica di soggetti con SII, ha indagato i livelli di cellule endocrine che producono serotonina nel colon di soggetti sani e soggetti con SII, prima e dopo l’erogazione di un regime alimentare controllato ed a basso tenore di FODMAPs. I dati riportati dagli autori indicano che la densità di cellule endocrine che secernono serotonina, misurata attraverso biopsia, è significativamente più alta in soggetti sani (46,8 +/- 8,9 cellule per mm2) rispetto a soggetti con SII e che in quest’ultimo gruppo la densità passa da 10,5 +/- 2,1 cellule per mm2 in condizioni di dieta libera (prima dello studio) a 22,6 +/- 3,2 cellule per mm2 in condizioni di regime alimentare controllato a basso tenore di FODPMAPs (P=0,007). Lo studio dimostra che la serotonina è un ormone che gioca un ruolo importante nella SII (soggetti con SII mostrano una marcata riduzione delle cellule serotonina secernenti rispetto ai controlli sani) e che un regime alimentare controllato si può dimostrare utile nel contribuire alla normalizzazione della densità di cellule serotonina secernenti.

 

Bibliografia:
Mazzawi T. et al. Dietary guidance normalizes large intestinal endocrine cell densities in patients with irritable bowel syndrome. European Journal of Clinical Nutrition (2016) 70, 175–181