Pattern alimentari aMED e HEI-2005 e rischio di cancro della testa e collo

Pubblicati i dati di uno studio sull’associazione tra stili di vita alimentari e rischio di cancro della testa e collo (HNC, head and neck cancer); si tratta di un tumore che può colpire la bocca, la lingua, le gengive, la faringe, la laringe, il naso, i seni paranasali e le ghiandole salivari. L’organo che viene colpito più frequentemente è la laringe, seguito da cavo orale e faringe. Si tratta di tumori non infrequenti nella popolazione generale; tra i fattori ambientali di rischio vi è un ruolo riconosciuto per l’abuso di alcool, oltre che per l’esposizione ad alcuni virus, come l’EBV (Epstein Barr Virus) e, soprattutto, l’HPV (Human Papilloma Virus). Poco si sa, invece, sui determinanti dietetici che possono conferire rischio o protezione dal rischio.
In questo studio, pubblicato sul numero di marzo 2014 di American Journal of Nutrition, è stata indagata una coorte di 494.967 individui i cui consumi alimentari sono stati rilevati con con la tecnica questionario di frequenza ed elaborati secondo i criteri di valutazione dei pattern alimentari dell’aMED (alternate Mediterranean diet) ed HEI-2005 (Healtly eating index). Lo studio di un “pattern alimentare” è uno strumento di indagine che consente di trarre informazioni sulla qualità del profilo alimentare degli individui piuttosto che informazioni su un singolo alimento che potrebbe svolgere o meno il suo ruolo positivo o negativo nei confronti della stima di un determinato fattore di rischio. In altri termini l’indagine effettuata attraverso il pattern alimentare consente di catturare le informazioni complessive su un modo di mangiare, sulle interazioni e sinergie tra i vari componenti della dieta. Il razionale è che un singolo alimento, sebbene possa esercitare un ruolo positivo o negativo nel determinare un fattore di rischio, non viene mai consumato da solo ma sempre nel contesto di un pasto o di una serie di pasti (pattern alimentare) e quindi l’interazione con altri alimenti/nutrienti può esaltare o inibire la sua peculiarità.
Nel calcolo dell’indice aMED ricevono punteggi positivi i consumi di frutta, verdura, legumi – noci – soia, pesce, cereali integrali, olio ed un moderato consumo di alcol e punteggio negativo il consumo di carni rosse; nel calcolo dell’indice HEI ricevono punteggi positivi i consumi di frutta, verdura, legumi-noci-soia, il rapporto relativo tra consumo di carne rossa e bianca, la fibra alimentare proveniente da cereali, il moderato consumo di alcol, gli acidi grassi poliinsaturi, il consumo di multivitaminici e punteggio negativo il consumo di grassi trans.
Durante il follow-up di questo studio prospettico sono stati osservati 1868 casi di cancro della testa e collo. I soggetti con più elevati punteggi relativi all’elaborazione con lo score HEI-2005 hanno mostrato una riduzione complessiva del rischio di malattia, che risulta maggiore nelle donne (HR=0,48; P<0,0001) rispetto agli uomini (HR=0,74; P=0,0008). Anche il calcolo dell’indice aMED suggerisce che una maggiore aderenza a questo stile alimentare riduce il rischio relativo di ammalarsi di cancro della testa e collo, anche in questo caso maggiore nella donna (HR=0,42; P<0,0001) che nell’uomo (HR=0,80; P=0,002).
I risultati di questo studio indicano quindi che l’aderenza a pattern alimentari salutari come l’HEI (su cui sono basate le linee guida per la sana alimentazione degli americani) e l’aMED (basato sui principi della sana dieta Mediterranea) conferiscono protezione dal rischio di cancro della testa e collo; in particolare si osserva per le donne un dimezzamento del rischio, con entrambi i modelli alimentari di studio.
Bibliografia:
Li W.Q. et al. Index-based dietary patterns and risk of head and neck cancer in a large prospective study. Am J Clin Nutr 2014;99:559-566