Alimenti biologici e convenzionali: revisione sistematica della letteratura sul contenuto in nutrienti, pesticidi, batteri resistenti agli antibiotici

I ricercatori della Stanford University hanno condotto una revisione sistematica della letteratura scientifica per determinare se gli alimenti biologici sono più sicuri e più sani rispetto a quelli convenzionali. Complessivamente, non ci sono ad oggi dati sufficienti per attribuire al consumo di alimenti biologici ruoli benefici per la salute. Il consumo di cibi bio riduce tuttavia l’esposizione ai pesticidi contaminanti; infine il consumo di carne biologiche di maiale e di pollo può ridurre l’esposizione a batteri resistenti agli antibiotici.

L’agricoltura biologica si riferisce al modo in cui gli alimenti vengono prodotti e trasformati; sebbene le pratiche di produzione degli alimenti biologici siano normate a livello internazionale con modalità differenti, gli alimenti bio sono generalmente coltivati senza pesticidi sintetici, fertilizzanti ed è evitato di routine di antibiotici o ormoni della crescita nella produzione animalie Inoltre sono generalmente vietati l’irradiazione, l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM) o prodotti derivati o ottenuti da OGM.

La revisione della letteratura ha incluso studi che hanno confrontato sia popolazioni che consumano diete a base di prodotti bio o convenzionale (17 studi) sia la composizione in nutrienti ed i livelli di contaminazione degli alimenti bio (223 studi). Tutti gli studi si sono concentrati su frutta, verdura, cereali, carne, pollame, latte e uova, mentre sono stati esclusi studi su prodotti alimentari trasformati.

Non sono state riscontrate differenze nel contenuto di vitamine tra alimenti biologici e convenzionali sia nei prodotti di origine vegetale che in quelli di origine animale. Tra le sostanze nutritive valutate, il contenuto di fosforo dei prodotti biologici è risultato essere superiore rispetto ai prodotti convenzionali, ma questo non sembra essere clinicamente rilevante in quanto la carenza di fosforo non è generalmente un problema alimentare (si riscontra esclusivamente nei soggetti fortemente malnutriti per difetto). Per quanto riguarda altri benefici gli autori hanno anche trovato alti livelli di fenoli totali nei prodotti bio, acidi grassi della serie omega-3 ed omega-7 nel latte biologico (la maggior parte di questi studi sono stati condotti su latte crudo) ed acidi grassi omega-3 nel pollo biologico. Tuttavia, questi tre risultati devono essere considerati con cautela in quanto gli studi che prendevano in considerazione i livelli di acidi grassi erano esigui in numero e riportavano dati con elevato grado di variabilità tra uno studio e l’altro.

Residui di antiparassitari sono stati rilevati in minor percentuale nei prodotti biologici (7%) rispetto ai prodotti convenzionali (38%); il limite di rivelazione (ovvero la minima quantità di pesticida che il metodo di laboratorio è in grado di rilevare) varia tra gli studi. Per entrambe le categorie di prodotti il superamento dei limiti massimi consentiti è stato osservato in una piccola percentuale di casi.

Per quanto riguarda la contaminazione da parte di batteri resistenti agli antibiotici non sono state rilevate differenze tra i prodotti bio e convenzionali, con le uniche eccezioni rappresentate dalle carni di maiale e pollo, per le quali si rileva una percentuale inferiore (33% in meno) di contaminazione rispetto alle controparti convenzionali. Il dato può essere spiegato con l’uso di routine degli antibiotici durante l’allevamento convenzionale di animali per uso alimentare.

Non ci sono studi a lungo termine sugli esiti per la salute nelle popolazioni che consumano prevalentemente alimenti biologici rispetto a quelle che consumano alimenti convenzionali.

In conclusione la presente revisione della letteratura scientifica relativa al consumo di alimenti biologici riporta che gli alimenti biologici non sembrano generalmente superiori a quelli convenzionali in termini di micronutrienti; producono una riduzione della probabilità di esposizione a pesticidi contaminanti ed in alcuni casi (carne di pollo e maiale) riducono la probabilità di esposizione a batteri resistenti agli antibiotici. Mancano evidenze di letteratura circa i benefici per la salute derivanti dal consumo di alimenti biologici rispetto a quelli convenzionali.

Bibliografia:
Crystal Smith-Spangler et al. Are Organic Foods Safer or Healthier Than Conventional Alternatives?: A Systematic Review. Ann Intern Med. 4 September 2012;157(5):348-366